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Una giornata come le altre


di DolceIronico
08.05.2018    |    151    |    0 6.0
"Senza parlare mi sbottona la camicia e me la sfila, sfiora con le labbra i miei capezzoli ed io gemo e l'abbraccio..."
È lunedì!!!
Ancora una volta la sveglia mi avvisa che sta cominciando un'altra settimana...
quant'è fastidioso quel ronzio elettronico!?!?
Avete mai notato, mi rivolgo ai ?diversamente giovani come me, quanto erano più piacevoli le vecchie sveglie analogiche? Con il loro scampanellio quasi ecclesiastico e tutte diverse l'una dall'altra...
ora invece le sveglie sono tutte omologate...
comunque è lunedì...
ed io sono ancora qua a cazzeggiare... allora in piedi!!! doccia - barba - colazione (caffè...) - vestizione... USCITO!!!
cavoli 27 minuti netti... un record... stamattina prendo il bus prima del solito... bene così ho il tempo di fare due passi mentre vado al lavoro... anche se in realtà posso anche non presentarmi in ufficio... tanto il mio lavoro si può fare anche da casa...
arrivo alla fermata e il bus arriva con me... salgo... mi volto... la vedo...
lei è lì appesa come me agli appositi sostegni... con quell'abito così normale da essere sexy... quanti anni avrà? 25... forse qualcuno in più... ma comunque abbastanza pochi da essere mia figlia... mentre rifletto sul tempo che passa lei si volta verso di me, mi guarda... accidenti!!! due occhi così dovrebbero vietarli come arma di distruzione di massa!!! mi sorride... e a me manca il fiato perchè quando sorride illumina questo accidenti di bus carico di umanità varia... le sorrido anch'io, se non altro per ringraziarla di esistere e mi avvicino all'uscita perchè devo scendere... con la coda dell'occhio la sbircio ma la gente me la copre, peccato.
Appena sceso mi volto verso il bus che se ne va per cercare di vederla e sento una voce dolce ma decisa che mi dice:
"Ciao ti andrebbe di fare colazione assieme?"
Sussulto per la sorpresa e me la trovo di fianco col suo sorriso ed i suoi occhi da donna/bambina.
Non sono un latin lover e non ho la battuta ad effetto facile per cui bofonchio un
"...molto volentieri"
con un sorriso imbarazzato che le fa scattare una risata bella come le sveglie di una volta e mi dice
"Ti ho spaventato?"
Accidenti che sguardo malizioso...
"no" dico io e mi presento
lei mi risponde senza smettere di sorridere e ci avviamo insieme al bar di fronte.
Caffè per me e cappuccino per lei, ci raccontiamo un po' l'un l'altra poi lei mi chiede se posso accompagnarla fino a casa per finire il discorso.
Io rispondo che si può fare e ci avviamo parlando fitto fitto perchè scopro che abbiamo diversi punti in comune e per di più è parecchio sveglia e brillante.
In un attimo siamo sotto casa sua e senza rendermene conto sto salendo le scale con lei, sto entrando in casa sua, mi dice di sedermi e sparisce nell'altra stanza.
Dopo un attimo la sua voce mi chiama e senza pensare io passo nell'altra stanza e me la trovo davanti, in piedi completamente nuda come la Venere del Botticelli. Ora il suo sorriso è dolce, i suoi occhi luminosi, ha delle spalle arrotondate ma ben fatte che mettono in risalto un seno che sfida la forza di gravità, la pancia è morbida e porta lo sguardo in basso verso il suo sesso glabro come quello di un'adolescente, le cosce sono tornite e le gambe lievemente divaricate dicono che sa quello che vuole.
Io resto impalato come un ragazzino alla prima esperienza ma una parte di me, almeno quella, reagisce nel modo giusto, lei non dice nulla mi si avvicina mi abbraccia e sicuramente sente il mio desiderio. Senza parlare mi sbottona la camicia e me la sfila, sfiora con le labbra i miei capezzoli ed io gemo e l'abbraccio. Lei si lascia andare e ci troviamo a terra entrambi nudi ad accarezzarci e baciarci come se non ci fosse un dopo.
Le mie labbra scorrono sul suo viso le sue labbra il suo collo, la volto pancia sotto e comincio a baciarle la nuca il collo le spalle, scendo centimetro dopo centimetro lungo la sua schiena, lei s'inarca e geme, arrivo alla dolce curva dei suoi glutei e continuo ad accarezzarli e baciarli.
Lei si volta sulla schiena ed io prendo tra le labbra i suoi capezzoli li sento inturgidirsi tra le mie labbra, sotto la mia lingua, la sua mano mi cerca ma io mi sottraggo alle sue carezze perchè voglio che nulla mi distragga dalla dolcezza del suo corpo.
Continuo a baciarla e accarezzarla scendendo in basso lungo il suo addome fino ad arrivare tra le sue cosce dove mi fermo ad assaporare il suo profumo, la sua eccitazione, e quando le mie labbra la toccano le sfugge un lungo sospiro come chi ha finalmente raggiunto la sua meta.
La bacio e la lecco cominciando dal basso e risalendo con la lingua verso il suo clitoride assaporando ogni goccia del suo miele mentre lei si accarezza i seni e geme piano quasi impercettibilmente fino a quando la lingua raggiunge la sua meta e comincio a succhiarla e leccarla senza darle tregua, mentre le mie mani le accarezzano e stringono i seni, lei comincia a gemere e muoversi verso la mia bocca sempre piu forte e più velocemente. Il suo desiderio mi riempe la bocca ed io non vedo ne sento altro: quello è il mio universo. Il suo profumo, il suo sapore mi inebriano e continuo a baciarla e leccarla finchè lei con un gemito più forte mi afferra la testa e mi spinge tra le sue gambe e mi stringe forte con le cosce.
Mi lascio cadere sulla schiena, stordito dal suo profumo, dal suo piacere e chiudo gli occhi e mentre respiro la sento muoversi, mi sale sopra, afferra il mio pene duro fino al dolore e se lo infila piano dentro, scende verso di me e quando si sdraia su di me sento i suoi capezzoli sul mio petto e semplicemente esplodo in un orgasmo senza fine mentre sento le sue contrazioni di piacere che mi prolungano il piacere fino a farmi quasi perdere i sensi.
Restiamo cosi, nudi l'una sull'altro, io dentro di lei, il suo fiato caldo e dolce sul mio collo per non so quanto tempo, senza una parola perchè i nostri corpi parlano per noi.
Poi senza una parola ci baciamo ci rivestiamo ed usciamo assieme perchè ci aspetta una giornata come le altre, anche se oggi è una giornata che non ha nulla come le altre.

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